L’INTRADAY e la METAFORA dell’AUTOBUS (report del 17-9-2019)

Ben ritrovati.

Il Ftse Mib è sceso anche oggi, terminando a 21802 punti (-0,76%).

I prezzi si sono fermati in prossimità della MEDIA MOBILE a 14 giorni, vale a dire uno dei principali fattori che teniamo in considerazione per valutare la tendenza di BREVE-MEDIO PERIODO.

Una reazione da questi livelli sicuramente ci può stare ma poi chiaramente dipende dall’OTTICA con cui guardiamo il mercato.

In una visione di brevissimo anche un rimbalzo di 200-300 punti potrebbe essere un movimento interessante da cavalcare ma in una prospettiva più lunga conta la scelta di una STRATEGIA, che eviti appunto di “correre dietro al mercato”.

Entrare o permanere in un’OTTICA INTRADAY, lo abbiamo purtroppo scoperto negli anni, impedisce di cogliere i movimenti direzionali più corposi.

Nello stesso tempo, chi rimane imprigionato nell’INTRADAY, abituandosi a range ristretti, spesso non ha nè la forza di lasciar correre i guadagni e nè tantomeno di TAGLIARE le PERDITE.

La SOPRAVVIVENZA del TRADER (ECONOMICA ed EMOTIVA) dipende invece dalla sua capacità di SAPER TAGLIARE le PERDITE.

Si possono fare 9 operazioni positive su 10, ma se la decima va in perdita e non la si chiude in tempo può tranquillamente “rimangiarsi” le altre 9 e tutto il CAPITALE PSICOLOGICO accumulato.

I MOVIMENTI DIREZIONALI, infatti, possono essere a FAVORE ma anche CONTRARI.

Ecco perché bisogna prepararsi ad AGIRE in entrambe le situazioni.

Con i MINICICLI e l’APPLICAZIONE delle STRATEGIE entriamo in una PROSPETTIVA ancora diversa.

Possiamo stabilire in ANTICIPO tutte le CONDIZIONI da dare al mercato (predisponendo appunto TAKE PROFIT e STOP LOSS), con FACOLTA’ di INTERVENIRE, se necessario, anche MANUALMENTE (ciascuno a modo proprio).

In pratica è una MODALITA’ SEMI-AUTOMATICA, adattabile ad OGNI TIPO di OPERATORE.

Oggi, in base alla TABELLA, abbiamo avuto il primo take profit di 300 punti sulla PRIMA QUOTA di TRIS 300.

Il TRADING con i MINICICLI è come un AUTOBUS che fa diverse fermate: qualche passeggero scende ad una fermata, qualcun altro alla fermata successiva, altri ancora attendono magari il CAPOLINEA (il termine naturale dell’ONDA).

Così abbiamo le STRATEGIE più brevi come il TRIS 300 a 5 quote, quelle leggermente più lunghe come il TRIS 500, altre ancora più lunghe come il PILOTA o addirittura l’AUTOMATICO.

Ciò che apparentemente può sembrare una sorta di CAOS, in realtà dipende dalla VOLONTA’ dei SINGOLI PASSEGGERI (o TRADERS in questo caso), di SAPERE dove VOGLIONO ANDARE e QUANDO SCENDERE dall’AUTOBUS.

IL TRAGITTO dei MINICICLI, con le ONDE al RIALZO e al RIBASSO che si susseguono, è in effetti conosciuto con un certo ANTICIPO, e allo stesso modo anche le FERMATE che ci saranno.

Ecco perché è così importanti essere CONSAPEVOLI del VIAGGIO che si sta facendo.

Può capitare che l’AUTISTA, in particolari circostanze, decida di FAR SCENDERE TUTTI, oppure di CAMBIARE TEMPORANEAMENTE PERCORSO, ma nella NORMALITA’ dei FATTI la sua GUIDA sarà NEUTRALE.

Saranno i PASSAGGERI a dover decidere di volta in volta SE e QUANDO PRENDERE L’AUTOBUS, SE e DOVE FERMARSI…

Mandatemi eventualmente vostre impressioni in proposito, se volete…

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