Dal Capitolo 5 del libro “Iniziazione alla Borsa e alla visione planetaria”
Operare in BORSA, lo sappiamo, è difficilissimo. Analizzare gli scenari dei mercati, ipotizzando gli sviluppi futuri, è ugualmente difficile, ma è anche ciò che ritengo “il mio compito” ed anche ciò che prediligo fare.
Il mio desiderio, che vorrei che si realizzasse, è vedere che un gruppo di persone riesce a sfruttare al meglio tali indicazioni e a guadagnare in Borsa. Il problema, se così si può definire, è che quando qualcuno decide di operare, tende a dimenticare tutto quanto può aver letto o imparato nel passato.
Questo accade perché un certo tipo di metodologia non viene metabolizzata. In pratica, ogni volta che si effettuano delle operazioni, si agisce ancora in base all’EMOTIVITA’ e NON in base alla STRATEGIA.
Paura o speranza, impulso o avidità: queste le “molle” di sempre; non si entra sul mercato per PAURA e si entra per IMPULSO o SPERANZA, si chiude l’operazione per PAURA e non si chiude per AVIDITA’ o SPERANZA.
A complicare le cose è il fatto di “guardare le quotazioni”; eppure si è appurato che “guardando la Borsa” si viene indotti all’errore operativo!
Non si considerano più i LIVELLI di PREZZO, le ANALISI, le ANTICIPAZIONI, il QUADRO di RIFERIMENTO: si agisce e basta!
Non servono e non bastano nemmeno venti o trent’anni d’esperienza, perché il meccanismo è sempre lo stesso : si agisce per paura, speranza, impulso, avidità: bisogna uscire da questo meccanismo!
Si deve conseguire un livello più alto, dominando l’emotività e la forza di attrazione della Borsa, superando gli eventuali risultati negativi. Chi desidera avere successo in questo campo deve poter vincere la battaglia con la propria delusione e rimanere lucido e concentrato fino alla fine.
E’ necessario allora imparare a non dipendere dal risultato, ponderando prima il rischio e valutando con attenzione la STRATEGIA da seguire, senza farsi più di tanto influenzare da quello che sta facendo il mercato in un dato momento.
Dal punto di vista EVOLUTIVO, l’operatività in BORSA è una delle più grandi sfide ed “iniziazioni” possibili sul nostro pianeta; ad essere messe a dura prova sono alcune delle più profonde “pulsioni” dell’essere umano, così come le più grandi doti di intuizione e di razionalità. La BORSA non è “passività” ma costante attenzione e ascolto delle sensazioni e dei propri stati d’animo.
Qual è dunque il “segreto” per impostare le operazioni ?
Quando si hanno aspettative o eccessive speranze è facile andare incontro alle delusioni, mentre in Borsa è necessario stare al di sopra delle emozioni negative.
Nell’ambito di una operazione va valutata la sopportabilità, pianificando un rischio adeguato alla propria psicologia, in modo da non sentirsi “a disagio”.
Il “segreto” è quello di stare al di sotto del “massimo rischio accettabile”…
Quel piccolo margine tra il massimo rischio accettabile e la capacità di sopportazione, è il “filo sottile” che permette di non avvertire il disagio e di rimanere distaccati dall’esito di un’operazione, non dipendendo dal risultato.
Una volta valutata la strategia bisogna essere in grado di applicarla con convinzione, individuando anche dei livelli di prezzo per prendere posizione.
E’ opportuno inserire a “mercato” tali prezzi, preferibilmente in mattinata, per evitare di restare “in balia delle oscillazioni” e rimanerne quindi “soggiogati”. L’esperienza pratica aiuta a pianificare sempre meglio ogni nuova operazione.
La meticolosità nell’inserire gli ordini sul mercato deve partire da un presupposto di forza e di convinzione verso la possibilità che i prezzi possano muoversi nella direzione auspicata, sia in fase di ingresso e sia in fase di uscita dalla posizione.
A seconda del tipo di operazione da pianificare, e dell’orizzonte temporale necessario ad attuarla, va posta una particolare attenzione ai vari livelli di ingresso e di uscita, attendendo che si verifichino le condizioni ideali a tal scopo…
Alla prossima
Giancarlo Anelli
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